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11 dic 2017 | Tempo di lettura estimato: 7 minuti |
Indipendentismo scozzese

Scozia alla ricerca dell'indipendenza

Scozia alla ricerca dell'indipendenza

Il caso della Catalogna non è isolato ed è probabile che all'Europa toccherà rivivere la storia.

Tutti i Paesi europei hanno seguito gli eventi in Catalogna dal referendum del 1 ottobre. Osservatori attenti anche se passivi e in qualsiasi momento sono stati ben attenti a non intervenire nei problemi che affliggono la regione spagnola, se non per dimostrare il loro appoggio al governo di Madrid.

Quando guardi con attenzione a ognuno degli indipendentismi nei Paesi europei è facile capire la mancanza di entusiasmo per una possibile separazione tra Spagna e Catalogna. L'Europa preferisce dire di no alla Catalogna per paura di una forma di contagio.

Diamo un'occhiata ad alcune delle regioni europee che sognano - come la Catalogna - di avere più autonomia o indipendenza. In questo articolo scopriremo la situazione della Scozia.

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Il Regno Unito sta sperimentando un aumento dell'indipendentismo. Infatti, una delle quattro nazioni organizzò un referendum per l'indipendenza, proprio come la Catalogna. Ma, a differenza della regione spagnola, vinse il voto "No" e si allontanò ogni speranza d'indipendenza per i leader separatisti.

Senza dubbio, in questo momento la domanda continua ad essere presente e spaventa il regno unito. E' ancora più presente dopo la votazione in favore della Brexit, su cui la Scozia non si trova d'accordo. Questo Paese, a differenza del resto de Regno Unito votò per rimanere parte dell'Unione Europea.

Storia della regione

Tempo fa la Scozia era uno stato sovrano. Ma sappiamo che la sua autonomia non fu completa ne sufficiente per i cittadini. Già nel 1702, una serie di conflitti esplosero contro il potere che la Regina di Inghilterra esercitava sulla Scozia.

La regione riottenne questa "indipendenza" fino all'anno 1707. L'Atto di Unione fu firmato il 1 maggio dello stesso anno e unifica il Regno di Scozia al Regno di Inghilterra, dando vita al Regno di Gran Bretagna. Questo ha portato allo scioglimento dei parlamenti inglesi e scozzesi, al fine di creare un nuovo parlamento: il parlamento della Gran Bretagna.

Questa unione funzionò bene anche se la identità scozzesce rimase forte e tendeva ad occuparsi della nuova identità Britannica. Nacque così un desiderio di autonomia che portò alla creazione di un movimento indipendentista poco a poco.

L'Atto di Unione del 1707

Indipendenza nella regione

L'indipendenza nella regione si basa sull'identità forte e persistente scozzese. Per questo, il desiderio di separazione dal Regno Unito si basa di fatto che la Scozia ha la sua propria cultura ma ha anche avuto un proprio sistema bancario o legale per qualche tempo, il che rende interamente possibile per la regione di funzionare in modo indipendente.

La Scozia lascia il Paese

Come già detto in precedenza, mentre si creò il parlamento di Gran Bretagna nel 1707, già nel 1853 la domanda per il ritorno di un parlamento scozzese hanno iniziato a farsi sentire. Senza dubbio, la richiesta dell'autonomia della Scozia non era una priorità fino agli inizi del XX secolo. Purtroppo, arrivò la Prima Guerra Mondiale e la Scozia non fu di nuovo una preoccupazione per la Gran Bretagna.

Nel 1934, naque il Partito Nazionale Scozzese (SNP). Questo partito politico ha avuto alcuni alti e bassi. E' riuscito a far eleggere 11 dei suoi membri alla Camera dei Comuni nel 1974. Ha sempre beneficiato dell'appoggio del Partito Laborista durante il suo potere, inoltre organizzò un referendum sulla creazione di un parlamento scozzese. Ma i voti "Si" non raggiunsero la maggioranza necessaria per poter creare questo tipo di corpo politico.

Il movimento per la Scozia di acquisire maggiore autonomia, o anche alla fine dell'indipendenza, stava attraversando momenti difficili, quando Margaret Thatcher, che era fortemente contraria a qualsiasi discussione su questo tema, salì al potere nel 1979.

Solo nel 1998 finalmente abbiamo visto un parlamento scozzese che ebbe un referendum in cui il 75% dei votanti scelsero la decentramento del potere. Il Partito Nazionale Scozzese diventò più presente fino al punto che, nel 2007, formò il primo governo indipendentista della regiona (benché fossero una minoranza).

Con la vittoria del SNP nelle elezione del 2011, tornò il tema dell'indipendenza. David Cameron, il Primo Ministro Britannico del momento, firmò l'Accordo di Edimburgo con Alex Salmond, il Primo Ministro Scozzese, il 15 ottobre del 2012 per iniziare l'organizzazione del referendum dell'indipendenza scozzese nel 2014.

Situazione Attuale

Come già detto, nel referendum del 2014, la maggioranza dei cittadini scozzesi votarono per rimanere nel Regno Unito e questo portò alla rinuncia del Primo Ministro Alex Salmond.

Risultati del Referendum sull'indipendenza della Scozia

Nicola Sturgeon si occupa ora della Scozia e continua a promuovere campagne per una Scozia Indipendentista dopo il fallimento del 2014. Ancora di più ora che Brexit ha trionfato in un referendum svoltosi in tutto il Regno Unito a giugno 2016.

Una gran quantità di scozzesi votarono per rimanere un Paese parte dell'Unione Europea, a differenza del resto del Regno Unito. Quindi, il risultato finale ha creato disappunto nella regione. I separatisti scozzesi hanno promesso di rifare una seconda elezione per l'indipendenza nell'autunno 2018, nonostante i fallimenti delle ultime generali.

Posizioni in relazione al conflitto catalano

Il Regno Unito ha mostrato il suo appoggio per la Spagna e il governo Rajoy come la maggioranza dei Paesi Europei.

Bandiera catalana e scozzese

Ma Nicola Sturgeon - Prima Ministra del governo scozzese - nel frattempo ha dimostrato una posizione più equilibrata dei separatisti catalani guidati da Carles Puigdemont. In effetti, la Sturgeon ha affermato di essere "preoccupata che qualsiasi stato possa negare il diritto di esprimere democraticamente la propria volontà".

Allo stesso modo, in un Tweet condannò la violenza della polizia che si manifestò durante il referendum.

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